Dopo il golpe militare del 1955, eccellenti sportivi argentini subirono un attacco malvagio e vile per il solo fatto di aver fraternizzato con il governo del generale Perón. Ostracizzati, molti di loro non solo non poterono tornare a dimostrare le proprie capacità, ma furono anche vittima di gravi vessazioni. Per Mary Terán de Weiss, tennista straordinaria, talento unico per la sua epoca, in un momento in cui l’élite del tennis era riservata agli uomini, il trauma terminò con la tragedia del suicidio. Luce e ombra nel tennis argentino. Apice e abisso. Conquiste e tentacoli implacabili, eccellenze, in un’epopea di successi e pene che racchiudono il clamore di una vita. In questo libro troverete un nudo drammatico passaggio scritto con il desiderio di indagine e la volontà di mantenere l’oggettività: il paragrafo, dal titolo “L’ultimo viaggio”, che racconta la morte della protagonista. E descrive il fragore provocato dall’impatto mortale che spense la luce della “tennista del popolo”, il cui corpo rimase senza respiro conservando, tuttavia, la sua gracile figura.
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