Con quale chiave antropologica la teologia morale vuole affrontare temi come peccato, perdono, misericordia? Quale proposta può essere realmente incisiva per la vita dell'uomo contemporaneo? La riflessione proposta vuole essere la ripresa del fermento, proprio della stagione post-conciliare, presente nella figura di Josef Fuchs. Il moralista di Colonia, spesso frainteso, viene qui letto alla luce del suo legame con Karl Rahner. La pretesa che l'opera si pone è portare alla luce quelle parole implicite sul peccato, parole di cui si riconosce il bisogno, al fine di non fraintendere la totalità dell'impostazione proposta necessaria al presente. È davvero il tempo di accantonare quelle intuizioni presenti nel dibattito di cui il nostro autore è stato protagonista, oppure vale la pena rispolverare i "vecchi" volumi e riprendere quello spirito a cui il Concilio aveva dato vita? Il dialogo Fuchs-Rahner vuole richiamare ad un passato ricco da cui attingere, per poter entrare in relazione all'uomo di oggi, alle problematiche concrete del nostro tempo. Prova di ciò sono le questioni non lontane, bensì vicine e interne alla Chiesa stessa, basti pensare alle riflessioni del Sinodo sulla Famiglia e più vicino ancora l'indizione del Giubileo straordinario della Misericordia.
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