I diritti umani - che hanno ricevuto con la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 una storica affermazione - sono una conquista consolidata nell'ambito della legislazione internazionale come nella mentalità individuale. Il linguaggio dei diritti è entrato ormai a far parte dell'orizzonte culturale e politico comune. Eppure, la cronaca con i drammatici avvenimenti di ogni giorno sembra negarli continuamente. Dunque, la Dichiarazione rappresenta un progetto irrealizzabile, utopico? È possibile, e in che modo, eliminare lo scarto tra teoria e prassi? Nel tentativo di rispondere a tale interrogativo, i contributi esplorano il tema dal punto di vista politico, sociologico, giuridico, filosofico e storico-religioso.
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