Dopo aver chiarito nel primo capitolo quali sono le questioni fondamentali della gnoseologia, nei due capitoli successivi presenterò le mie critiche ad alcune manifestazioni di scientismo: la naturalizzazione dell'umano e l'antropomorfismo in alcune pubblicazioni 'scientifiche' di linguistica, di psicologia evoluzionista e di sociobiologia. Infine, illustrerò alcune proficue applicazioni del metodo comparativo nella filologia europea, insistendo sull'esigenza per i filologi di trarre insegnamenti metodologici dalla scienza e di esprimere tesi compatibili con la scienza nel rispetto della loro professionalità ed indipendenza come umanisti. In particolare, esprimo i miei dubbi su un assunto centrale della 'scienza' della linguistica: l'esistenza del proto-indoeuropeo.
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