«Un libro che racchiude in sé il segreto di una terra che negli ultimi due secoli ha subito angherie e soprusi di ogni genere. La storia, che vede protagonista la famiglia Pangallo, può essere considerata un comune denominatore di tanti nuclei familiari che hanno vissuto le turbolenze di quegli anni. Il significato dell'opera è racchiuso nelle parole di Elenio, nipote di Carmelo, che ha ricevuto il compito di pubblicare il romanzo: «Per me - spiega Elenio - è una storia intrisa di significati e in essa albergano valori come amicizia, amore, coraggio e determinazione; valori, che si contrappongono alle violenze perpetrate nel corso della storia e ai tanti eccidi di innocenti. Questo romanzo è un grande “diario di famiglia”, nel quale vengono delineate le vite di alcuni miei antenati, “la gente di Calabria di quel tempo non certo benigno”, ma è anche uno specchio nel quale tante famiglie meridionali possono riconoscersi». Il quadro si completa con l'inno all'amore di Romano, figlio di Carmelo, rivolto alla propria famiglia, all'amata terra e soprattutto alle memorie che i vari conquistatori di queste terre martoriate, nel corso dei secoli, si sono laboriosamente prodigati a cancellare».
error Non è stato possibile inviare il tuo giudizio sulla recensione