Bruno, a sei anni, perde sua madre. Non sa ancora cosa significhi la parola «deceduta», ma tutti piangono, sono tristi. Ritenuto troppo giovane per assistere al funerale, lo spia da dietro le persiane di casa. Bruciano i vestiti, le foto, ma il fuoco non intacca i ricordi. La cenere si posa sui bordi di un vuoto siderale lasciato dalla perdita dell'amore incondizionato. Il piccolo mondo di Bruno vacilla, crolla, ma non si sbriciola ed è pronto a risorgere nell'affetto dei familiari, nella passione per Carol, nell'intima amicizia con Alec. La morte sembra ancora affamata e gli sta alle costole: una caduta, una peritonite, una caramella conficcata in gola. Ma la vita, per quanto mutilata e segnata da un incolmabile bisogno di tenerezza e carezze, lo riporta ogni volta a sé.
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