Pietro è un giovane avvocato, a cui all'apparenza non manca nulla. Sul finire di un'estate particolare in cui ha patito la perdita prematura di un caro amico, camminando senza meta, si ritrova davanti ad un rifugio per cani abbandonati. Senza neppure accorgersene inizierà a tornarci ogni giorno, prima da solo poi con Luce e Artè, i suoi amici. Qui si innamorerà di un titano di fuoco, un magnifico cane fulvo e scostante, tipico esponente di quelle razze additate come pericolose, che vive sul tetto della sua cuccia e non dà confidenza a nessuno. Pietro e i suoi due amici si impegneranno per conquistarne la fiducia, per portarlo a casa con loro. Max, come chiameranno il cane, dal nome dell'amico scomparso, li ricambierà obbligandoli, per concedere loro la sua fiducia, ad essere la versione migliore di loro stessi. Tra incidenti di percorso, imprevisti tragicomici, picchi di esaltazione e baratri di consapevolezza, Max metterà in moto un circolo virtuoso di cui gli umani entreranno a far parte rendendo ben presto chiaro che ad essere adottati sono stati loro. Prefazione di Giorgio Panariello.
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