Nuno Júdice, poeta e romanziere, personalità di alto rilievo nel panorama letterario portoghese scopre di discendere dalla famiglia del Giudice trasferitasi da Genova a Napoli dove dal governo spagnolo ottenne i titoli di Principi di Cellamare (1631) e Duchi di Giovinazzo (1639). Inizia così una indagine che lo porta, pur tra dubbi e supposizioni, a ricostruire le vicende che videro Antonio del Giudice, ambasciatore di Spagna presso la Francia, partecipe nel 1718 di un progetto studiato dopo la morte di Luigi XIV, per far acquisire alla corona spagnola la reggenza del regno di Francia. La cospirazione finì sul nascere con conseguenze varie per i congiurati. L’Autore, in un avvincente intreccio di indizi concreti e fantasie, non scevro da momenti di sottile ironia, porta il lettore ad una ricca incursione tra testimonianze storiche, letterarie e pittoriche in originalissimi incontri con gli ospiti di quello splendido Palazzo Cellamare che nel tempo sembrava voler controllare e dominare la baia napoletana, sempre ricordato con ammirato stupore dai personaggi che ebbero il privilegio di soggiornarvi. E se vi incontriamo Casanova, Goethe, Kauffmann, Colonna e Caravaggio tra gli altri, possiamo anche immaginare, da tanti indizi, quale modella ebbe Caravaggio, in quella sede, per la sua ultima opera, quella Maddalena in estasi ritrovata recentemente, proprio all’epoca della stesura di questo testo. Esposta a Tokyo, nel National Museum of Western Art, il nostro sente intensamente il desiderio di recarvisi per vederla. Non la vedrà come non ha mai avuto modo di visitare il Palazzo Cellamare, che lo aspetta a Napoli. Confermerà le sue fantasie? E le sue aspettative saranno soddisfatte?
error Non è stato possibile inviare il tuo giudizio sulla recensione