Prefazione di Carlo Borgomeo, postfazione di Antonio Loffredo. Questo libro è nato da un desiderio: quello di tessere un lungo filo che incrociasse le storie di chi, ogni giorno, ha scelto di vivere questi luoghi e di trasformarli per provare a raccontare cosa si nasconde dietro un volto, uno sguardo, una stretta di mano. Un percorso lungo, doloroso, tenero e incredibilmente emozionante, una strada accidentata che si snoda delicatamente nel territorio più fragile di tutti: quello delle vite degli altri. In un’epoca traballante, dove ci insegnano a sospettare di chiunque e a fidarsi di nessuno, dove ci suggeriscono di chiudere la porta e lasciare tutto fuori, l’atto più rivoluzionario è quello di raccontarsi, di mostrarsi fragili, fallibili, umani, in risposta a chi ci vuole immobili e gonfi di convinzioni precostituite.
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