La libertà di scelta di una donna rispetto al portare avanti o meno una gravidanza è regolata in Italia dalla legge 194, entrata in vigore nel 1978 a seguito di lunghe lotte, guidate prima di tutti dal Partito Radicale. Dopo oltre quarant’anni, però, la battaglia per il pieno riconoscimento di questo diritto può dirsi tutt’altro che vinta, visto che ancora troppe sono le criticità nel Paese. Alessia Ferri parte da una puntuale ricostruzione dei fatti, che poi arricchisce con le testimonianze dirette dei protagonisti di quella rivoluzione culturale – tra cui quella della senatrice Emma Bonino – e di chi ogni giorno lavora nei reparti di ginecologia e ostetricia, ma soprattutto delle molte donne che di quei luoghi sono state protagoniste e talvolta vittime. Tra obiettori di coscienza, stigmi sociali e arretratezze culturali e sanitarie, l’Italia è attualmente tra i fanalini di coda d’Europa: ferma da troppo tempo a un palo issato da quell’ideologia patriarcale ancora dura da scalfire.
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