Una selezione di centosessanta pezzi che costituiscono una scelta assai ampia e quasi completa delle 'Montagne incantate' del Museo Antonioni. L'intento è quello di mostrare l'intero processo creativo, dalle matrici originali a tempera, di formato minimo, che per il geniale autore erano solo la traccia iniziale del lavoro, agli ingrandimenti fotografici, i blow up, ovvero la trasformazione meccanica dei frammenti cartacei. Un'occasione per evidenziare il confronto tra l'astrazione fotografica delle 'Montagne incantate' e la struttura scenica e la 'forza psicologica dei colori' di alcuni celebri film: dal mondo minerale pietrificato in bianco e nero di l''Avventura' (1959) ai violenti fumi colorati e le nebbie livide di 'Deserto rosso' (1964) al paesaggio lunare di 'Zabriskie Point' (1970) a quello ocra e rosato di 'Professione reporter' (1974). La sequenza centrale di 'Blow up' (1966) in cui il protagonista tramite l'ingrandimento fotografico ha la rivelazione di una realtà sfuggita a occhio nudo, diventa invece metafora del procedimento creativo che utilizzerà per comporre le opere omonime.
error Non è stato possibile inviare il tuo giudizio sulla recensione