“Le libere città sul mare avevano le loro istituzioni e le loro forme di governo, le leggi e le prigioni, i cittadini e i sudditi, i diplomi e gli stemmi, le bandiere e i sigilli: la civiltà del Mediterraneo. Distinguiamo in questo caso le città col porto dalle città-porti: nelle prime i porti vennero inseriti per necessità, nelle altre si sono creati per la natura dei luoghi; qui sono il centro e l’inizio, là una mediazione o un completamento; certi porti restano per sempre soltanto degli approdi o degli ancoraggi, altri diventano mondi a parte. In questi ultimi si raccoglie di tutto e le cose giungono da ogni parte, si possono raggiungere da terra e vi si accede dal mare, dai diversi mari e dalle varie parti del mondo: si tratta di porti franchi. Ogni vero porto aspira a diventare franco, ad acquisire e ottenere tutto ciò che serve per tale scopo. I saggi cittadini costruivano accanto ai porti i lazzaretti e stabilivano i periodi di quarantena”. Predrag Matvejevi?, Breviario mediterraneo, Milano 1987.
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