Un modo diverso di raccontare la Storia. Il libro cerca di coniugare, nei limiti del possibile, un certo rigore scientifico con le tradizioni orali e con le leggende del passato, così come le raccontavano Diodoro Siculo, Tucidide, Pausania, Plutarco, Di Blasi o scrittori come Omero e Virgilio. Questo perché in qualsiasi leggenda è presente al suo interno un fulcro, anche piccolo, di verità storica; lo hanno dimostrato, in più di una occasione, i ritrovamenti archeologici. È il caso della leggenda di Minosse re di Creta, venuto in Sicilia alla ricerca del fuggitivo Dedalo, che nasconde tracce dell’influenza Egea in Sicilia, conosciuta da oltre 2000 anni ma che solo adesso, grazie all’archeologia, possiamo affermare che al suo interno esiste un bocciolo di verità storica. Il primo a credere che nelle leggende si nascondesse un pizzico di verità, e a dimostrarlo al mondo, fu un tedesco, Enrico Schliemann, che, seguendo con puntiglio le indicazioni topografiche dell’Iliade, scoprì nel 1873 i resti di Troia. Il Primo volume riguarda l’arco temporale che va dalla preistoria, partendo dal paleolitico, a quello che vede l’influenza dei fenici.
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