Questa pubblicazione ripropone un testo fondamentale di storia del teatro, da tempo irreperibile. Definito oggi nella premessa di F.R. Rietti «un’opera obbligata di riferimento», fu, nel 1971, il secondo libro pubblicato da Cruciani. Copeau e il Vieux Colombier, «un mito più noto che conosciuto » secondo l’autore, emergono qui non solo come un momento significativo nella storia del teatro, ma come un exemplum di una ricerca che racchiude in sé tanto la poetica quanto l’etica. Il teatro del futuro fu l’obiettivo per Copeau, quindi la sua opera fu di cambiare il presente in vista del futuro: un lavoro lento di rifondazione, creazione di un gruppo-confraternita, formazione di un pubblico, e poi soprattutto la scuola. La nuova edizione è aggiornata nella bibliografia ed è corredata da La tradizione della nascita, un testo in cui Cruciani, a quindici anni di distanza, riflette sugli studi storici su Copeau, sulle possibilità ancora aperte e sulle occasioni mancate.
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