Questo secondo numero della rivista raccoglie gli atti del convegno organizzato dall’Università di Trento e dall’Associazione Italiana Studi Tolkieniani nel dicembre 2020 intitolato «Fallire sempre meglio: tradurre Tolkien, Tolkien traduttore». Una perfetta citazione da Samuel Beckett per descrivere l’impresa di tradurre un’opera da un contesto linguistico a un altro; impresa destinata a essere sempre rimessa in discussione e suscettibile di mille alternative, ma proprio per questo estremamente affascinante e utile per tornare all’originale con occhi nuovi. Questo è un punto cruciale, trattato dai diversi saggi delle sezioni Focus e Off - con analisi delle traduzioni nelle lingue europee e gli interventi dei due maggiori traduttori di Tolkien in italiano. A impreziosire questo numero, è presente la prima traduzione al mondo - con originale a fronte - della versione in anglosassone di «Sellic Spell», racconto in cui lo scrittore inglese narra in prosa le vicende del poema Beowulf. Chiude la rivista la sezione Extra, con recensioni dei libri più interessanti pubblicati in Italia e l’anteprima di uno studio delle poesie di Tolkien su l'Uomo della Luna.
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