Diffusa è la constatazione degli effetti perversi degli usi del territorio affermatisi nei recenti lustri sui caratteri del paesaggio consolidatisi, con riferimento a valori di identità, relazionalità, continuità, unità e diversità, appropriatezza d'uso, senso semantico. Le motivazioni del degrado si devono ritenere conseguenti allo scarso ruolo attribuito nel governo dei suoli praticato negli ultimi lustri dello scorso secolo alla disciplina d'uso, che si sarebbe dovuta sancire attraverso il piano urbanistico, territoriale e comunale. La disattenzione si è espressa altresì attraverso la persistente latitanza nella verifica dell'efficacia dei differenziati strumenti di piano territoriale legittimati, mirati al perseguimento di obiettivi parziali, settoriali o speciali, da cui conseguono norme di uso differenziate, disciplinanti con disposizioni frequentemente e reciprocamente incoerenti gli stessi elementi del sistema territoriale complesso.
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