L’interruzione volontaria di gravidanza è un tabù di cui non si può parlare. Uno stato delle cose che non cambia di molto anche nel caso di aborti spontanei. Ancora oggi le mamme e i papà in lutto non trovano ascolto. L’omertà e il tabù che sono strettamente legati all’evento li portano a vivere il loro dolore nella completa solitudine o incomprensione. Questo dolore a volte è talmente forte da poterlo chiamare trauma e un trauma non elaborato porta a una sindrome chiamata stress post-aborto. In questo volume Benedetta Foà affronta questo tema così delicato partendo dalle storie di donne e uomini che hanno vissuto il dramma dell’aborto in prima persona; testimonianze autentiche che raccontano il dolore, un dolore e una sofferenza necessari ma spesso vissuti in solitudine, senza il sostegno degli altri. Ma se il trauma esiste e va elaborato, esiste comunque una via di uscita, un modo per rinascere e rialzarsi e questo libro si propone di essere un importante aiuto sul percorso di guarigione.
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